Anche nel mondo del trading di criptovalute, così come in quello tradizionale, lo strumento analitico più utilizzato sono sempre le medie mobili.
Sebbene esistano modelli molto complessi di analisi, le banali e all'apparenza semplici morbide linee delle medie riescono spesso ad anticipare i movimenti dei prezzi meglio di strumenti matematici più avanzati.
Non fosse altro perchè i trader di criptovalute hanno conoscenze tecniche generalmente inferiori a quelle dei mercati tradizionali, è sempre opportuno osservare i movimenti di queste linee che vengono costantemente monitorate da migliaia di traders nel mondo come strumento di indicazione delle loro azioni di trading.
In base a quella che è la mia esperienza, due sono le durate più importanti nell'analisi tecnica di medio-lungo periodo di bitcoin, quella a 200 candele e quella a 50, e due sono gli orizzonti temporali più significativi: quello giornaliero e quello settimanale.
Ad esempio si veda sotto il grafico settimanale del prezzo di bitcoin con le medie mobili, rispettivamente, a 50 e 200 "weeks":
Le medie sono rappresentate dalla linea arancione (media a 50 settimane) e da quella rossa (media a 200 settimane). La prima ha rappresentato, nell'ultimo bear trend , un supporto in un'occasione (cerchio verde) ed una resistenza in due (cerchi rossi) mentre la seconda è stata il supporto, finora insuperato, del prezzo nei minimi raggiunti a dicembre e nuovamente testati a gennaio.
Queste due medie hanno rappresentato l'area all'interno delle quali ha oscillato il prezzo per gran parte del bear market (da maggio 2018 ad oggi).
Significativo il fatto che adesso ci troviamo ad un nuovo test della media a 50 settimane, che se superata, potrebbe avere effetti benefici sull'inversione di trend di lungo periodo e l'apertura di un bull market.
Ma vediamo che cosa accade a queste due medie se scendiamo dal grafico settimanale a quello giornaliero:
In questo caso la media a 50 candele diventa meno interessante in quanto il breve intervallo temporale la fa dipendere troppo dalla volatilità momentanea di prezzo.
Invece diventa molto interessante l'osservazione di quella a 200 giorni che, nell'ultimo bear trend ha costituito il "limite invalicabile" (cerchi rossi) in almeno 4 occasioni (se non 5) nell'arco di 1 anno esatto: da marzo 2018 a marzo 2019 ed è stata superata solo in occasione dell'ultimo balzo del prezzo ad inizio aprile.
Altrettanto importante, come segnale di trading, è l'incrocio tra le due medie. A marzo 2018 è avvenuto il death cross, l'incrocio tra la media a 50 che scende sotto quella a 200 in quello che è uno dei più classici e noti segnali ribassisti. Ed in effetti a questo segnale sono seguiti 12 mesi di mercato "bearish".
Ovviamente tutte le attenzioni sono puntate su ciò che sta avvenendo in questi giorni: il golden cross ossia l'evento opposto (la media a 50 che torna sopra a quella a 200) e che è, di contro, ovviamente un segnale bullish.
In ogni caso, nonostante questo importante segnale abbia conseguenze molto chiare, è importante ricordare che eventi di lungo periodo come un incrocio tra queste medie o un superamento del prezzo della media a 200 giorni comportano di solito un nuovo test dei punti di partenza, come se il mercato volesse avere la riprova che è effettivamente in atto un'inversione del trend prevalente di lungo periodo.
Per cui, nonostante il golden cross e il superamento della media a 200 siano segnali bullish, è improbabile che questi eventi provochino una nuova "corsa ai bitcoin" immediata senza prima aver testato la solidità di questi segnali.
E' quanto accadde ad esempio in occasione del precedente bear market (periodo 2013-2015):
Nell'estate del 2014 (primo rettangolo) la media a 200 giorni fu testata senza essere superata in modo convincente e questo provocò il proseguo del bear market, esattamente come accaduto nel 2018.
Un anno dopo, nell'estate del 2015 ci fu un superamento della media (secondo rettangolo) che, sebbene confermato dalla permanenza per circa 2-3 mesi al di sopra, prima di originare l'avvio del bull market, fu ri-testato con un momentaneo crollo al di sotto a settembre 2015.
Quindi il consiglio è: i segnali che il mercato sta dando ai traders è quello di una probabile inversione del trend di lungo periodo da ribassista a rialzista ma attenzione a investire alla cieca e senza una attenta gestione del rischio perchè è probabile che il prezzo vada in cerca di nuove conferme verso il basso, prima di spiccare un eventuale nuovo volo.
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